La rana e il bove
Certamen cum potentioribus funestissimum infirmioribus est,ut Phaedri fabella docet. Olim rana ab extrema palude bovem in prato conspexit et invidia tantae magnitudinis tacta,pellem rugosam inflavit.Tum natos suos interrogavit an bove esset latior,Sed illi negaverunt. Rursus rana, cum cutem maiore nisu intendisset, simili modo quaesivit e filiis oter maior esset. Illi responderunt bovem maiorem. Postremo rana iratissima, cupiens pellem validius inflare,corpore rupto iacuit.
La gara contro i più potenti è funestissima per i più deboli, come insegna la favola di Fedro. Un tempo una rana dell'estremità della palude vide un bue nel brato e colpita dall'invidia di tanta grandezza gonfiò la pelle rugosa. Allora interrogò i suoi figli se fosse più fiero del bue, ma essi negarono. Nuovamente la rana, dopo che aveva teso la pelle con maggior sforzo, in simile modo domandò ai figli chi dei due fosse più grande. Quelli risposero il bue. Per l'ultima volta l'arrabbiatissima rana, desiderosa di gonfiare più fortemente la pelle, giacque col corpo rotto.
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